“Widescreen”, un viaggio nel silenzio della montagna per il film del professore e regista padovano Michele Banzato

La montagna come location prescelta, “Widescreen” il titolo della pellicola dai misteriosi e intricati risvolti, Luca il protagonista dell’avventura. Sono questi gli ingredienti principali di un nuovo film, nato dal genio e dall’ispirazione di Michele Banzato, regista e docente padovano. Formatosi alla scuola “Ipotesi Cinema” di Ermanno Olmi, aiuto regista e curatore del casting per la serie cult “Braccialetti Rossi” al fianco di Giacomo Campiotti, ancora nelle vesti di aiuto regista accanto a nomi di spicco del cinema italiano quali Francesco Massaro, Salvatore Mereu e Vittorio De Seta, autore di cortometraggi, documentari, servizi per la Rai e laboratori scolastici, Michele Banzato è ora alle prese con un nuovo progetto.

La trama di Widescreen è di immediato coinvolgimento, poiché rapisce subito lo spettatore in un mistero, inatteso ed imprevisto, che avvolge di suspence la trama della pellicola. Al centro della scena di Widescreen appare Luca, un aiuto regista per serie televisive che, spinto da un senso di gratitudine nei confronti di un anziano maestro di cinema al momento in difficoltà accetta, seppur senza troppe convinzioni, di portare avanti un casting tra l’isolamento ed il silenzio delle montagne. Luca crede di risolvere la questione in breve tempo, ma i piani del protagonista verranno presto sconvolti. Infatti, prima la rinuncia della ragazza prescelta dal maestro e poi l’inspiegabile sparizione dell’altro volto femminile selezionato per il film, apriranno scenari misteriosi e creeranno non poche difficoltà a Luca. Quest’ultimo, infatti, inizierà un percorso tortuoso e complesso, alla ricerca del volto ideale ma, più convoglia le sue energie sulla realizzazione dell’obiettivo, più il traguardo sembra allontanarsi. Destinato quasi ad alzare “bandiera bianca”, il concretizzarsi di questo apparente fallimento si rivelerà, invece, per Luca una sorta di “occasione” per la vita. Il protagonista, infatti, si troverà davanti ad un bivio, incerto se puntare tutto sull’autorealizzazione oppure se affidarsi completamente alla purezza che solo la natura sa restituire. Pertanto, la montagna sembra quasi assumere le sembianze umane, intraprendendo un percorso profondo e intenso al fianco del protagonista. Michele Banzato ha scelto di curare la sceneggiatura, avvalendosi della collaborazione di Giovanni Galavotti, sceneggiatore di film di spicco come “L’Uomo Che Verrà”, pellicola per cui ha ottenuto una candidatura ai David di Donatello. Inoltre, per il suo Widescreen, Michele Banzato ha intrapreso un’intensa collaborazione con il fumettista Antonio Menin, autore di alcuni schizzi finalizzati al racconto “visivo” di alcune fase del film, e con la pittrice Mara Cicuto. Quest’ultima, invece, si è occupata di dipingere alcuni quadri, tratti direttamente dalla storia della pellcola. Anche Sharry Land, portale dedicato al tempo libero e al turismo sostenibile, appoggia il progetto. Infine, per realizzare il suo ambizioso programma e reperire un produttore, il professor Michele Banzato ha attivato una raccolta fondi online sul portale Web Eppela (https://www.eppela.com/it/projects/27618-widescreen) dove, per i prossimi 12 giorni, sarà ancora possibile fornire il proprio contributo.