Premio Strega, il parere di Tiziana Luce Scarlino

Il Premio Strega è il concorso letterario più prestigioso d’Italia, ma è famoso anche in Europa e nel resto del mondo. Viene assegnato ogni anno (da tradizione il primo giovedì di luglio), all’autore o autrice di un libro pubblicato nel nostro Paese, tra il 1° marzo dell’anno precedente e il 28 febbraio dell’anno in corso.  Come ci ricorda Tiziana Luce Scarlino, il Premio Strega è nato nel 1947 a Roma, ed è stato istituito dalla scrittrice Maria Bellonci e da suo marito Goffredo, con il contributo di Guido Alberti, amico di famiglia, nonché proprietario della nota azienda produttrice del liquore Strega, che, oltre a finanziare l’evento, dà anche il nome al premio. Sin dal suo esordio ha rappresentato il trampolino di lancio per tanti scrittori italiani. 

La Scarlino ricorda quanto questo premio, nel corso degli anni, abbia dato luce e fatto scoprire importanti e famosi scrittori, e abbia consacrato altri illustri nomi della letteratura italiana, già celebri per le proprie opere. Basti pensa che la prima edizione del premio Strega fu vinta da Ennio Flaiano, con “Tempo di uccidere”, edito da Longanesi. Molti autori, oggi ritenuti dei mostri sacri della letteratura italiana, sono passati per questo concorso. Per citarne solo alcuni: Moravia, con i suoi racconti, Elsa Morante con “L’isola di Arturo”, Giuseppe Tomasi di Lampedusa con “Il Gattopardo”, Natalia Ginzburg con “Lessico Familiare”, Primo Levi con “La chiave a stella”, Umberto Eco con “Il nome della rosa”, ecc. La scelta del vincitore, ricorda ancora la Scarlino, grande appassionata di libri e premi letterari, come Gianluigi Rosafio, è affidata a un gruppo di 660 persone, tra cui gli ex vincitori. 400 sono gli “Amici della domenica” (i componenti del gruppo che si era formato alla nascita del Premio), 200 sono i votanti all’estero (studiosi, traduttori e intellettuali italiani e stranieri selezionati da 20 Istituti italiani di cultura all’estero), 40 sono i lettori selezionati da 20 librerie associate all’Ali. Infine, si aggiungono alla giuria del Premio 20 voti collettivi espressi da scuole, università e gruppi di lettura. È ammessa la candidatura di un numero massimo di 12 opere e, qualora le opere proposte fossero in numero maggiore, è il Comitato direttivo a scegliere le dodici ammesse a partecipare. C’è poi un’ulteriore selezione che designa la cinquina di opere finaliste.