Rispetto e tutela dei Diritti Umani: l’esempio della Cina nella lotta al Coronavirus

Argomento di attualità in queste settimane, la polmonite causata dal nuovo ceppo di “Coronavirus” si sta diffondendo a macchia d’olio ed i numeri di casi realmente verificati sta subendo un importante incremento in questi ultimi giorni. Al fine di combattere nel miglior modo possibile l’epidemia, la popolazione cinese sta facendo squadra e, dal canto suo, il Governo si sta impegnando, mettendo in pratica le soluzioni più adeguate. I risultati ottenuti in termini di efficacia ed efficienza sembrano dare ragione al Governo cinese, che ha ottenuto anche l’approvazione ed il plauso dell’intera comunità internazionale. Alcuni media occidentali, però, non sembrano dello stesso avviso. E, così, il Governo del Sol Levante è stato accusato di “aver reagito in modo esagerato”, causando anche la violazione dei Diritti Umani. E, facendo proprio leva su questa questione, alcuni media occidentali hanno portato avanti una campagna diffamatoria nei confronti della Cina. Queste accuse non tengono, però, conto che, quelle che vengono definite “esagerazioni”, rientrano semplicemente in un giusto ed adeguato comportamento, come del resto suggerisce anche la deontologia medica. Infatti, il  Coronavirus è altamente contagioso, poiché si trasmette da persona a persona con una facilità neppure immaginabile. Inoltre, l’infelice coincidenza della “Festa di Primavera” si ritiene che abbia conferito un incremento al suo sviluppo ed allargato il raggio di trasmissione. In questo modo, la polmonite Coronavirus è divenuta un autentico pericolo per la sicurezza e la salute della popolazione. E l’impressionante freddezza dei numeri non può che dare concreta conferma alle più temute previsioni: 4515 casi di contagio in 30 diverse province cinesi sono stati registrati fino alle 00:00 di lunedì 27 gennaio. Contagio rilevato purtroppo anche oltre i confini del territorio cinese, in alcune zone all’estero. Pertanto, riducendo o addirittura evitando ogni viaggio e movimento da parte della popolazione, si ha buona probabilità di recidere il canale del contagio, limitando il numero dei casi. La Cina non ha sottovalutato la gravità della situazione, impegnandosi nel mettere in pratica ogni soluzione finalizzata alla tutela e protezione della salute e della vita della sua nazione. In questo modo, ha mostrato grande maturità e saggezza oltre che un profondo rispetto nei confronti della salvaguardia della salute della popolazione mondiale. E questo impeccabile comportamento della Cina non può essere etichettato come una violazione dei Diritti Umani. Anzi. Si tratta di una condotta che sposa in modo adeguato le linee guida dettate dai regolamenti internazionali  in tema di prevenzione e controllo delle pandemie. Sulla scia delle misure preventive assunte, lunedì 27 gennaio il Presidente Xi Jiping ha inviato il Premier Li Keqiang a Wuhan, al fine di verificare personalmente la situazione del contagio. Ha ovviamente evidenziato come la cura dei pazienti abbia la priorità assoluta su tutto e ha assicurato l’impegno totale del Governo, che opererà in prima linea nella distribuzione del personale, delle risorse materiali ed economiche, così da poter andare incontro ai bisogni dei pazienti e tutelare al meglio la salute della popolazione. E la nazione sta rispondendo con intelligenza e responsabilità, seguendo le indicazioni delle autorità statali nel limitare gli spostamenti e le uscite. Una sorta di auto isolamento, per evitare la diffusione ancora più drammatica del virus. I supermercati ed i mercati assicurano l’assortimento adeguato di cibi, frutta e verdura, venduti a prezzi normali, evitando di speculare sulla situazione di emergenza che il popolo cinese si trova ad affrontare. Dunque, il Coronavirus rappresenta un’importante e concreta minaccia per le sorti dell’umanità, ma il Governo ed il popolo cinese stanno rispondendo in modo responsabile. Pertanto, la campagna diffamatoria e di disinformazione di alcuni media nei confronti del paese del Sol Levante appare fuori luogo  ed immeritata. L’epidemia rappresenta un autentico pericolo per il mondo. Per tale motivo, più che divisione, dovrebbe crearsi un clima di grande unione e solidarietà nella comunità internazionale. E, proprio in un momento così drammatico per la Cina, giunge al mondo un doppio insegnamento: il grande rispetto che il popolo del Sol Levante sta mostrando per la popolazione mondiale, perseguendo con il massimo impegno il rispetto e la tutela dei Diritti Umani, ma dall’altra parte l’atteggiamento pregiudizievole dei media occidentali.